Avrete sicuramente sentito parlare recentemente di queste formiche esotiche invasive in quanto anche nel nostro distretto sono stati individuati dei focolai.
Segnalate in Ticino dal 2023, sono presenti al Nord delle Alpi già dal 2012. Vengono diffuse passivamente attraverso il commercio di piante mediterranee e possono essere trasportate tramite materiale edile (terra, sabbia e altro materiale) e scarti vegetali provenienti dal giardino.
Come potete riconoscerle
Di colore nero-marrone, le loro dimensioni variano in lunghezza dai 2 ai 5 mm. Hanno una forte attività di scavo e formano nidi nel terreno sino a 1 metro di profondità. Le entrate sono caratterizzate dalla presenza di piccoli mucchietti di terra scavata. Possono arrivare a formare “supercolonie” con nidi collegati tra di loro con moltissimi individui. Se schiacciate, emanano un caratteristico odore di putrido. Dove sono presenti in massa, possono risultare molto fastidiose a causa della loro aggressività; mordono ma non pungono e non iniettano veleno. Possono avere effetti negativi sulla biodiversità delle specie locali a causa del loro elevato fabbisogno alimentare. È importante sapere che, una volta che si installano in un nucleo abitato, sono molto difficili da eradicare.
In caso di ritrovamento, vogliate contattare direttamente la Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo all'indirizzo di posta elettronica dt-spaas.neobiota@ti.ch oppure telefonate allo 091 814 29 71.
Una volta constatata e confermata la presenza di questa specie, in attesa dell'intervento:
- Evitate l’uso d’insetticidi, poiché inefficaci.
- Versate dell’acqua bollente direttamente nei punti di entrata e di uscita delle formiche.
- Evitate il trasporto di terra e materiale vegetale all'esterno dell'area infestata.
Volantino informativo